Il Governo ha approvato nel consiglio dei ministri del 28 ottobre 2025 un nuovo decreto sulla sicurezza sul lavoro che introduce un insieme organico di misure per:
- rafforzare la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare nei settori a maggior rischio (edilizia, agricoltura, logistica);
- potenziare la vigilanza ispettiva e la capacità amministrativa dell’INL e dell’INAIL;
- promuovere la formazione e la cultura della prevenzione.
Il nuovo decreto sulla sicurezza, in 18 articoli, introduce disposizioni che spaziano dalla revisione contributiva e assicurativa alle nuove regole per appalti, subappalti e cantieri, fino al rilancio della formazione e della cultura della sicurezza. Le novità incidono in modo diretto sulle imprese, soprattutto nei comparti dell’edilizia e dell’agricoltura, ma anche sull’organizzazione dei controlli, la digitalizzazione dei processi e la protezione dei lavoratori più vulnerabili, compresi gli studenti impegnati nei percorsi scuola-lavoro. Vediamo le misure previste nella bozza del testo , in attesa della conferma con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Sicurezza nei luoghi di lavoro e potenziamento dei controlli
Il nuovo decreto sulla sicurezza parte da un obiettivo chiaro: ridurre gli infortuni e rafforzare la vigilanza, premiando i comportamenti virtuosi e colpendo le irregolarità.
Dal 1° gennaio 2026, l’INAIL potrà rivedere le aliquote di oscillazione dei premi assicurativi, introducendo sistemi di bonus per le aziende con buoni risultati in materia di sicurezza e di riduzione degli incidenti. È prevista anche la revisione dei contributi in agricoltura, con criteri premianti per le imprese che adottano misure preventive.
Importanti novità riguardano la Rete del lavoro agricolo di qualità, che viene estesa anche alle violazioni in materia di salute e sicurezza, e potrà accedere a una quota dei fondi INAIL riservata a progetti di miglioramento delle condizioni di lavoro.
Un capitolo centrale del nuovo decreto sulla sicurezza riguarda il settore degli appalti e dei cantieri. Viene introdotto l’obbligo di una tessera di riconoscimento digitale, o badge di cantiere, dotata di codice anticontraffazione e collegata alla piattaforma nazionale SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa). La tessera consentirà di tracciare la presenza dei lavoratori nei cantieri e di garantire maggiore trasparenza nelle catene di subappalto.
Contestualmente, viene aggiornata la disciplina della patente a crediti prevista dal D.Lgs. 81/2008, con sanzioni più severe per le violazioni gravi e nuove modalità di decurtazione dei punti, applicabili ai comportamenti illeciti commessi dal 2026.
Sul fronte dei controlli, l’Ispettorato nazionale del lavoro sarà potenziato con 500 nuove assunzioni di ispettori tra il 2026 e il 2028 e con un incremento delle posizioni dirigenziali. Rafforzato anche il Comando Carabinieri per la tutela del lavoro, che passerà da 710 a 810 unità. L’obiettivo è aumentare la presenza sul territorio e la capacità di risposta in materia di vigilanza, prevenzione e contrasto al lavoro irregolare.
Formazione, prevenzione e promozione della cultura di salute e sicurezza
Un altro pilastro del nuovo decreto sulla sicurezza è la formazione, considerata il principale strumento di prevenzione.
L’articolo 5 introduce un nuovo Fondo INAIL da 35 milioni di euro annui, destinato al finanziamento di progetti formativi innovativi, anche con l’uso di tecnologie digitali come la realtà simulata o aumentata. Le risorse serviranno anche a potenziare la formazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e dei datori di lavoro, con obbligo di aggiornamento anche nelle aziende con meno di 15 dipendenti
Le competenze acquisite saranno registrate nel fascicolo elettronico del lavoratore, così da facilitare la tracciabilità dei percorsi formativi e la verifica da parte degli organi di vigilanza.
Il nuovo decreto sulla sicurezza prevede inoltre la definizione, entro novanta giorni, di un nuovo Accordo Stato-Regioni per fissare criteri uniformi di accreditamento dei soggetti che erogano corsi in materia di salute e sicurezza, con l’obiettivo di garantire maggiore qualità e controllo sull’offerta formativa.
Ampio spazio è dedicato anche alla promozione della salute nei luoghi di lavoro. I medici competenti dovranno informare i lavoratori sull’importanza della prevenzione oncologica e favorire l’adesione ai programmi di screening previsti dal Servizio sanitario nazionale. Le visite mediche saranno considerate a tutti gli effetti tempo di lavoro, salvo quelle preassuntive.
Il nuovo decreto sulla sicurezza introduce inoltre incentivi per le imprese che adottano programmi strutturati di prevenzione e promozione della salute, con possibili riduzioni del tasso medio INAIL per prevenzione.
Viene promossa l'adozione di linee guida per l'identificazione, il tracciamento e l'analisi dei mancati infortuni (c.d. near miss) da parte delle imprese con più di quindici dipendenti. Strumenti di incentivazione economica e premiale saranno individuati per le imprese che adottano modelli organizzativi avanzati di gestione della sicurezza e di tracciamento dei mancati infortuni;
Visite mediche aggiuntive. In relazione alle attività ad alto rischio di infortuni, si introduce una nuova tipologia di visita medica nei confronti del lavoratore qualora vi sia il ragionevole motivo di ritenere che si trovi sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o alcoliche;
Destinazione delle sanzioni. Le risorse introitate dalle ASL a seguito dei provvedimenti sanzionatori saranno utilizzate in via esclusiva per attività di sorveglianza epidemiologica dei rischi, al rafforzamento dei servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (SPRESAL) e ad attività di formazione e aggiornamento professionale.
Tutele INAIL, digitalizzazione e nuove misure per i lavoratori
Il nuovo decreto sulla sicurezza non si limita alla prevenzione, ma rafforza anche le tutele economiche e sociali dei lavoratori e dei loro familiari. Dal 2026 l’INAIL erogherà borse di studio annuali ai superstiti di lavoratori deceduti per infortunio o malattia professionale, con importi variabili in base all’età.
Viene inoltre aggiornato l’indennizzo del danno biologico, con aumenti progressivi fino al 2035, e innalzato il limite d’età per accedere all’assegno di incollocabilità INAIL, adeguato periodicamente all’età pensionabile.
Particolare attenzione è riservata agli studenti dei percorsi scuola-lavoro (PCTO): la tutela assicurativa INAIL viene estesa anche al tragitto casa-lavoro, e le convenzioni con le imprese non potranno prevedere attività ad alto rischio.
Sul piano della digitalizzazione e dell’inclusione lavorativa, viene valorizzata la piattaforma SIISL, che dal 2026 diventa punto unico per la pubblicazione delle offerte di lavoro legate a incentivi o sgravi contributivi. I datori di lavoro che beneficiano di tali misure dovranno pubblicare la posizione aperta sul portale, garantendo il rispetto delle norme di sicurezza.
La stessa piattaforma gestirà le comunicazioni obbligatorie e i percorsi di reinserimento dei beneficiari di NASPI, DIS-COLL e ISCRO, introducendo meccanismi automatici di decurtazione o decadenza in caso di mancata partecipazione alle attività previste.
Infine, le Regioni potranno destinare le somme derivanti dalle sanzioni per violazioni in materia di sicurezza al rafforzamento dei Dipartimenti di prevenzione delle ASL, finanziando personale aggiuntivo, formazione e campagne informative per ridurre il rischio infortunistico.